Atiak e la sua storia

AAA (Alliance for African Assistance) intende costruire e gestire un ospedale rurale in una zona disagiata dell’Uganda settentrionale a 35 km dal confine col Sud Sudan nel paesino di Atiak, nel distretto di Gulu nella zona della tribù degli Acholi.

È abitato da circa 50.000 persone per lo più agricoltori e allevatori che solo ora, dopo 25 anni di guerra civile sotto l’incubo dei guerriglieri LRA (Lord Resistance Army) guidati da Kony, si stanno riprendendo economicamente traendo vantaggio dall’apertura del confine col Sudan.

La zona è fertile e abbastanza piovosa, ma è colpita da molte malattie endemiche. La mortalità infantile è ancora molto alta e quella materna altissima.

Tra le prime cause di morte per i bambini c’è la mortalità neonatale dovuta alla mancanza di assistenza sia in gravidanza che al momento del parto, seguono la polmonite, la malaria, le malattie dissenteriche e le malattie infettive quali morbillo, pertosse, orecchioni solo per citarne alcune. L’area è stata colpita anche dal virus Ebola nell’ultima epidemia del 2000-2001.

Non vi sono ospedali in tutta l’area, il più vicino il Lacor Hospital dista 68km non serviti da mezzi di trasporto pubblici, ma solo dispensari non gestiti da medici ma da infermieri od ostetriche con una scarsa preparazione ed esperienza. A tutto questo va aggiunta una forte carenza di farmaci e campagne vaccinali nelle zone periferiche.

AAA ha iniziato le fondamenta di un ospedale dotato di ambulatori per le visite giornaliere, un servizio di laboratorio analisi, un reparto di radiologia, con annessi reparti di degenza di 10/20 letti per ogni area (medicina, chirurgia, maternità, pediatria), sala operatoria per le emergenze ostetriche, sale parto, ambulanze per il trasferimento dei casi complessi al Lacor Hospital di Gulu.

Si prevede l’entrata in funzione della struttura entro un anno.
L’obiettivo generale del progetto è la riduzione della mortalità materno infantile che verrà monitorata prima e dopo l’entrata in funzione dell’ospedale.